Le glicogenosi tipo VIa (e/o IX) da deficit di fosforilasi chinasi sono le più comuni glicogenosi tipo VI (circa 80%).
I malati hanno un’evoluzione clinica molto sfumata (si veda anche il tipo VIb), sebbene in alcuni casi si possa presentare in forma più grave.
La fosforilasi chinasi è un enzima esadecamerico, tetramero di 4 subunità: [alfa, beta, gamma, delta] x 4.
La glicogenosi tipo VIa (o VIII), a trasmissione recessiva legata al cromosoma X (il 75% dei casi di tipo VI), causa un deficit epatico isolato, dovuto alla subunità regolatrice alfa, codificata dal gene PHKA2, localizzato in Xp22.
A seconda che il deficit enzimatico possa essere dimostrato negli eritrociti e nel fegato o solo nel fegato, si distinguono due sottogruppi (XLG1 e XLG2), ma l’analisi mutazionale ha dimostrato che si trattava di mutazioni della stessa sub-unità.
La glicogenosi tipo IX, a trasmissione autosomica recessiva (10% dei casi di glicogenosi tipo VI da deficit di fosforilasi chinasi) causa un deficit espresso a livello del fegato, del muscolo e degli eritrociti, anche se il muscolo è poco colpito sul piano clinico (ipotonia discreta).
La subunità responsabile è quella regolatrice beta, codificata dal gene PHK B, localizzato in 16q. Inoltre, esistono alcuni rari casi molto gravi (ad evoluzione cirrotica) di deficit epatico isolato (trasmissione autosomica recessiva), dovuti alla mutazione della sub-unità catalitica gamma codificata dal gene PHKG2 (localizzato in 16p); casi di deficit muscolare isolato; un caso di deficit cardiaco isolato.