Spread the love

Sara era una bambina bellissima. Aveva occhi luminosi e capelli morbidi come seta. La cosa però che la rendeva unica era la sua voce cristallina. Quando parlava tutti si voltavano a guardarla perché regalava una gran dolcezza. -E’ la voce di un angelo!- esclamò un giorno uno dei medici che l’aveva in cura.
Purtroppo, come tutti gli angeli, Sara una mattina volò in cielo lasciando i suoi genitori in una profonda disperazione.
Da quel triste giorno sono trascorsi diversi anni e una sera Angelo, il padre di Sara, a Colonia per lavoro, mentre aspettava i suoi colleghi seduto al bar dell’hotel, sentì una musica dolcissima che gli ricordò la voce di Sara. Il sogno di poter risentire la voce della sua bimba lo spinse a cercare un legno molto raro, dalle sonorità magiche: il Kauri, un legno che ha 50.000 anni. Con il legno Angelo è andato a Cremona a conoscere un maestro liutaio, Edgar E. Russ, e insieme a tanti amici ha costruito il violino con la voce di Sara e ora aspetta di sentirlo suonare per accarezzare, ancora una volta, la sua bambina.

IL KAURI, UN LEGNO CON L’ANIMA
Perché il kauri? Perché è un legno che presenta nel suo cuore una venatura d’oro. Un legno antico che non si taglia, ma si estrae da alberi caduti in seguito a cataclismi e rimasti sotto il fango anche per più di 50.000 anni, senza pietrificare o decomporsi.
Il KAURI (Agathis Australis), è l’albero nativo più grande e famoso della Nuova Zelanda, è un tipo di conifera che vive solo nei climi sub-tropicali della parte Nord della nazione.
Le odierne foreste Neo-Zelandesi sono considerate fra le più antiche del mondo e sono sotto la protezione del governo Neo-Zelandese. Il taglio degli alberi è vietato.
Il Kauri più grande, ancora vivente, è “TANE MAHUTA” che, tradotto nella lingua Maori, popolazione nativa della Nuova Zelanda, significa “SIGNORE DELLA FORESTA”.

DAL LEGNO CON L’ANIMA… UN CONCERTO PER SARA
Il sogno di Angelo e di tutte le persone che hanno collaborato alla costruzione di questo magico violino è quello di poter realizzare dei concerti. L’incasso di questi verrà devoluto all’AIG, Associazione Italiana Glicogenosi, un’associazione composta da malati affetti da glicogenosi, la malattia rara da cui era affetta Sara.
Per questa malattia non esiste ancora una cura.
Angelo e i suoi amici vorrebbero riuscire a finanziare progetti di ricerca per trovare una cura per tutti i bambini affetti da glicogenosi.