Michele (o Don Michele?) si trova a fare i conti con le problematiche giovanili, alle quali non sembra trovare risposta, se non confrontandosi col passato; i genitori di oggi, da ragazzi, hanno vissuto le stesse esperienze che stanno vivendo i giovani? Cosa è cambiato negli ultimi trent’anni?
La tecnologia e la globalizzazione hanno sicuramente modificato il nostro modo di vivere, ma hanno stravolto anche gli atteggiamenti per affrontare i rapporti di amicizia, l’amore, i sogni nel cassetto, le prospettive lavorative?
Il nostro protagonista comincia, quindi, a ragionare a voce alta, e, per cercare di chiarire il presente, si fa trasportare dai ricordi, dalla musica e dalle atmosfere del passato…ma certo! La famosa saggezza derivante dall’esperienza può essere utile per districare la matassa, a chi quell’esperienza non l’ha fatta!
Oppure, semplicemente, questo mettersi a nudo, aiuterà a rompere una barriera generazionale tra genitori e figli…tra allenatori e allievi, tra docenti (professore di religione compreso) e discenti.
Lo spettacolo mette ordine in questo viaggio tra presente e passato, grazie alla forza trascinante della musica ed ai movimenti coreografici che sottolineano i passaggi temporali, assicurando due ore di puro e raffinato divertimento.
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